PROGRAMMA



Riflessioni e possibilità di cooperazione e di scambi culturali tra Cina ed Italia e nell'ambito dell'Unione Europea, tra PMI italiane ed europee ed imprese cinesi, alla luce del nuovo scenario internazionale.”.

Sala delle Bandiere presso il Parlamento Europeo a Roma

Via Quattro novembre 149, 00187 - Ufficio di collegamento in Italia del Parlamento Europeo

 

4 settembre 2025

 

ore 9-19



Programma



Saluti istituzionali della rappresentanza del Parlamento in Italia.

Saluti del Presidente dell’Ordine dei giornalisti del Lazio, Guido D’Ubaldo.



Emanuela Scarponi, giornalista, (Isiao) moderatore: “Un ponte tra Europa ed Oriente”.

 

Prof. Emerito Gianluigi Rossi, già presidente dell’Isiao:” Storia dei trattati internazionali tra Italia e Paesi asiatici” con particolare riferimento all’accordo della “Nuova Via della seta”.

 

 

Consigliere Antonio Malaschini: ”Come si governa la Cina”.

 

 

Ing. Bruno Grassetti, presidente ICID-ATLAS Confindustria Servizi innovativi e tecnologici: “Innovazione e futuro europeo”.

 

Ing. Maurizio Scarponi, direttore scientifico della rivista Silkstreetpress:” Alla luce del Nuovo scenario internazionale, riflessioni sul futuro ruolo dell'Unione Europea”.

 

Liu Weijun, Direttore del Centro di Cooperazione Internazionale Belt and Road: Presentazione della delegazione di rappresentanti del governo e delle imprese cinesi in visita in Italia”-

 

 

Riccardo Quacquarelli, vice presidente dell’associazione “La Nuova via della seta”: “Temi di sviluppo e scambio quali immagazzinamento dell’energia fotovoltaica,

moda, biofarmaceutica, intelligenza artificiale e manifattura europea, cultura e turismo a confronto”.

 

 

 

Emanuela Irace, giornalista socio ISMEO: “Italia ed Oriente a confronto”.



















































presenza ospiti e relatori cinesi

La delegazione cinese visiterà i dipartimenti governativi competenti e svilupperà scambi amichevoli tra le città. Composta da circa 15 membri (tra cui leader della provincia di Anhui e rappresentanti di imprenditori), la delegazione rappresenta aziende operanti nei settori dell'accumulo di energia fotovoltaica, del fashion design, della biofarmaceutica, della produzione intelligente, della cultura e del turismo.

Hefei, capoluogo della provincia di Anhui, è la città designata per la China Manufacturing Expo, che si tiene annualmente.

Il Centro di Cooperazione Internazionale Belt and Road ha ufficialmente lanciato una piattaforma per lo scambio e la cooperazione tra imprese, fornendo ulteriore supporto tecnico alla collaborazione e agli investimenti tra imprese italiane ed europee e imprese cinesi attraverso visite reciproche e discussioni online.

Il nostro obiettivo è esplorare opportunità di cooperazione nei settori dell'accumulo di energia fotovoltaica, della produzione intelligente, ecc., e sfruttare i punti di forza complementari per promuovere l'implementazi one dei progetti. Durante la visita, organizzeremo seminari e tavole rotonde per una comunicazione approfondita e una comprensione reciproca.

Belt and Road International Cooperation Center

visit letter

意大利特拉莫省中小企业联合会~中国企业合作窗口 CNA Teramo (Point CNA china~italy)

The Belt and Road International Cooperation Center will organize a delegation of Chinese government and enterprises to visit Italy at the end of August. The delegation will visit relevant government departments and explore friendly exchanges between cities. With around 15 members (including leaders from Anhui Province and representatives of entrepreneurs), the delegation represents enterprises in photovoltaic energy storage, fashion design, biopharmaceuticals, intelligent manufacturing, and culture and tourism. Hefei, the capital of Anhui Province, is the designated city for the China Manufacturing Expo, which is held annually. The Belt and Road International Cooperation Center has officially launched a platform for enterprise exchange and cooperation, providing further technical support for collaboration and investment between Italian and European enterprises and Chinese enterprises through mutual visits and online discussions.

We aim to explore cooperation opportunities in photovoltaic energy storage, intelligent manufacturing, etc., and leverage complementary strengths to advance project implementation. During the visit, we will hold seminars and round - table meetings for in - depth communication and mutual understanding.

We expect this visit to yield a series of cooperation outcomes, such as signing MOUs and establishing cooperation platforms, to build a solid foundation for long - term cooperation.

Yours sincerely,

Liu Weijun, Director of Belt and Road (Anhui) International Cooperation Center May 27, 2025





"I coperchi del diavolo su Aldo Moro" di Raffaele Di Ruberto

Venerdì 9 maggio è stato commemorato il  47° anniversario del ritrovamento  del corpo senza vita del presidente della Democrazia cristiana, onorevole Aldo Moro, in via Michelangelo Caetani.

Per non dimenticare questa giornata di lutto,  si è tenuta la presentazione del libro "I coperchi del diavolo su Aldo Moro" di Raffaele Di Ruberto (Edizioni Del Roveto, nella collana Sapiens, pp.312) , presso l'austera sala del Circolo dei magistrati della Corte dei conti. 

Presenti l'autore della prefazione, Stanislao De Matteis, Sostituto procuratore generale della Corte di Cassazione e l'editore, dottoressa Maria Annunziata Romano.

Ma cosa sono "i coperchi del diavolo"? Il titolo è abbastanza esaustivo: il diavolo sembra averci messo lo zampino perché questi coperchi non si alzano mai per vedere cosa è nascosto sotto...

Ma da Ovest giunge una calda luce arancio del sole al tramonto nella città eterna che sembra presagire e caldeggiare la speranza di ritrovare la  strada, perseguendo la verità.

La sala è, infatti, gremita di persone che restano silenti in segno di rispetto, in attesa di scoprire ancora una volta  un altro pezzetto, seppur minimo, della verità sulla vicenda. Ancora una volta è il richiamo ad Aldo Moro che attrae il pubblico, del mistero in cui è avvolta l'intera faccenda e dei molteplici interrogativi ancora aperti che vi ruotano attorno.

Il momento storico in cui avviene l'assassinio di Aldo Moro è  assai delicato; l'Italia si trova nel pieno di una svolta culturale e politica.

Aldo Moro è il Presidente della Democrazia Cristiana che apre le porte al Partito comunista italiano, intuendo il forte cambiamento in atto nella società civile.

Brigate rosse, Servizi segreti, Stati Uniti, Gladio, Urss: tutti questi sono fattori presenti i molteplici protagonisti di quel momento e che fanno, da cornice, alla vicenda  Moro, da tutti noi vissuta.

La serata si fa calda ricordando tutti gli enigmi della storia d'Italia, come se il tempo non fosse mai trascorso, con numerosi interventi del pubblico.

 E di nuovo, si torna d'improvviso  indietro nel tempo.

Gli adolescenti dell'epoca, ignari della politica, entrano a far parte  della storia d'Italia in quel giorno fatidico, 16 marzo 1978, quando si assistette all'evacuazione delle scuole romane.

Invero, non si sapeva cosa stesse succedendo nella nostra città: l'atmosfera carica di tensione è attraversata dalle notizie più disparate e nel giro di pochi minuti confermò la notizia del rapimento di Aldo Moro. 

Moro è personaggio scomodo, in procinto di attuare il "compromesso storico", che avrebbe cambiato per sempre la storia.

E resta il fatto  che molti quel cambiamento non lo volessero accettare.

Moro era un credente "aperto a sinistra", come si diceva all'epoca; questa era la visione rivoluzionaria dell' uomo.

Gli anni '80 portarono un grande cambiamento sociale ed economico: da sfondo la rivoluzione culturale del  1968, con il libero accesso agli studi universitari, che permise la formazione di una nuova classe dirigente italiana; tutto era in fermento, in primis nell'università.

Se non si inserisce la figura di Moro in questo contesto, non si comprende l'iter, come d'altronde evidenziato nel capitolo 4 dal Nostro stesso autore.

La tragicità dell'evento vede protagonista la follia della rivoluzione armata, presumibilmente spalleggiata anche da forze occulte. 

Le cose sembravano cambiare da un momento all'altro, come se si stesse precipitando in una guerra civile.

In questo volume, l'autore ripropone ll tema, evidenziandone la storicità degli eventi, delle Commissioni d'inchiesta, e dei risultati ottenuti fino ad oggi.

Le Commissioni Moro sono state istituite in diverse legislature per indagare sul rapimento e l'assassinio dello statista democristiano. Nella VIII Legislatura (1979-1983) la  prima Commissione Moro, istituita con la legge 24 maggio 1979, n. 180, era incaricata di indagare sul rapimento, l'assassinio e il terrorismo in Italia.  
Nella XVII Legislatura (2014-2018) la Commissione parlamentare d'inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro è stata istituita con legge 30 maggio 2014, n. 82. Questa Commissione ha riaperto l'inchiesta, esaminando nuovi elementi emersi nel corso degli anni.

Oltre a ripercorrere i fatti storici, riordinandoli, il nostro autore aggiorna i dati alla cosiddetta "Commissione Moro 2", presieduta dall'onorevole Giuseppe Fioroni, nella XVII legislatura, riportandone gli atti e le conclusioni, nell'ipotesi di essere così giunti all'ottanta per cento della verità.

Alla ricerca delle verità taciute, nel libro sono riportati gli eventi, le indagini ed i documenti in sintesi,  corredati di foto di Aldo Moro, ormai divenute tristemente famose. In ciò coinvolgendo il suo impegno di studioso ed il suo dovere di magistrato, attento a far emergere particolari non ancora sviscerati.

 

Di fronte all'inerzia di tutti, lasciando senza risposta persino gli appelli che Aldo Moro stesso indirizzò dalla prigionia ai suoi compagni di partito, Aldo Moro viene trattenuto ed assassinato dalle Brigate rosse, senza mai essere liberato.

Solo il corpo, ormai privo di vita, viene fatto ritrovare nel portabagagli della R4 in Via Caetani il 9 maggio 1978.

Il ricordo della foto dell'auto con il portabagagli aperto ed il volto martoriato di Aldo Moro avvolto in una coperta è vivo in tutti noi. 

 

E veniamo ad alcuni dei misteri: il Memoriale Moro, redatto durante la sua prigionia, presenta alcune parti mancanti o incomplete a causa di vari fattori. Alcune pagine dattiloscritte dalle Brigate Rosse (quelle del 1978) e parte delle fotocopie dall'originale scritto da Moro (quelle del 1990) sono state ritrovate, ma si ritiene che vi siano ancora lacune significative. 

Sembra a dire il vero che si sapesse molto di più di quanto ufficialmente si dichiarasse.

La speranza dell'autore è quella di far luce su tutta la vicenda intera, proprio partendo dai dati attuali con la desecretazione di alcuni atti ancora sconosciuti ai più...

Ormai entrati nel XXI secolo, aspettiamo tutti la verità a quasi 50 anni di distanza. 

Così con estrema chiarezza e sinteticità i capitoli, uno dopo l'altro, raccontano il rapimento, le trattative politiche, le trattative vaticane, fino alla uccisione di Moro. Il capitolo 5 tratta di omicidi e suicidi connessi alla tragica vicenda; il capitolo 6 tratta delle indagini effettuate e delle inchieste.

      Il messaggio che l'autore vuole dare è il seguente: è il momento di desecretare gli ultimi atti rimasti, per colmare l'ultimo venti per cento  di verità,  per ridare giustizia ad un uomo che ha dato la sua vita per l'impegno politico e sociale mostrato, e punire i colpevoli, restituendo la giusta serenità alla  famiglia, che ancora è qui a  sperare  nella verità insieme a tutta la società civile.

L'appello dell'autore è ancora una volta alla magistratura, al Paese, alle istituzioni: è un grido silente, sommesso, con lo sguardo triste di chi, profondamente turbato, chiede di fare l'ultimo passo.

La sua speranza risiede nella pubblicazione definitiva degli atti ancora sconosciuti ai più per chiudere il cerchio e compiere l'ultimo atto di giustizia dovuto.

 

 

 di Emanuela Scarponi 

 

Belt and Road International Cooperation Center

visit letter

意大利特拉莫省中小企业联合会~中国企业合作窗口 CNA Teramo(Point CNA china~italy)

The Belt and Road International Cooperation Center will organize a delegation of Chinese government and enterprises to visit Italy at the end of August. The delegation will visit relevant government departments and explore friendly exchanges between cities. With around 15 members (including leaders from Anhui Province and representatives of entrepreneurs), the delegation represents enterprises in photovoltaic energy storage, fashion design, biopharmaceuticals, intelligent manufacturing, and culture and tourism. Hefei, the capital of Anhui Province, is the designated city for the China Manufacturing Expo, which is held annually. The Belt and Road International Cooperation Center has officially launched a platform for enterprise exchange and cooperation, providing further technical support for collaboration and investment between Italian and European enterprises and Chinese enterprises through mutual visits and online discussions.

We aim to explore cooperation opportunities in photovoltaic energy storage, intelligent manufacturing, etc., and leverage complementary strengths to advance project implementation. During the visit, we will hold seminars and round - table meetings for in - depth communication and mutual understanding.

We expect this visit to yield a series of cooperation outcomes, such as signing MOUs and establishing cooperation platforms, to build a solid foundation for long - term cooperation.

Yours sincerely,

Hou Wenwen, Director of Belt and Road (Anhui) International Cooperation Center May 27, 2025

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AFRICA-EUROPE TOURISM EXCHANGE FORUM (AETEF) 2025

 

 

 

Nei giorni 15,16 e 17 maggio si è svolto a Roma il primo Forum del turismo sostenibile a livello internazionale, presieduto dal senatore Toni Iwobi, di origine nigeriana ma residente a Bergamo, senatore del Parlamento italiano, che ha svolto l’autorevole ruolo di vice presidente della Commissione affari esteri del Senato nella passata legislatura.

 

Alla presenza del senatore Iwobi per l’Italia e dell’ambasciatore giornalista Kazeem Balogun, CEO di “Kalo Africa Media”, per la Nigeria, grazie alla mediazione ed all’iniziativa promossa dalla console onoraria del turismo dello Zambia, dott. ssa Michelina Gabriè Sunquest, si è svolto un interessantissimo incontro sullo sviluppo del turismo sostenibile tra Paesi d’Africa ed Europa.

Erano presenti, tra le altre, le ambasciate del Ghana, del Lesotho, dello Zambia, del Rwanda e della Namibia, oltre ai rappresenti della “Ethiopian Airlines” e della “Rwanda Airlines”.



Le bandiere dell’Italia, dell’Europa e dell’Unione africana sullo sfondo, fanno da cornice alla ovattata e moderna sala che ci ha ospitato all’interno dell’albergo “Hive Hotel” di Roma.

 

Protagonista istituzionale del forum, il senatore Iwobi, che ha ricordato ai presenti la sua storia e la sua vita dalla Nigeria all’Italia settentrionale, fino ad arrivare al Senato di Roma.

 

Toccante ed equilibrato, il suo discorso porta a riconsiderare uno sviluppo economico dell’Africa che può offrire all’Italia ed all’Europa intera il futuro che tutti noi auspichiamo, senza dimenticare la voce del suo continente in Italia, attraverso le diaspore.

 

Scambi culturali e commerciali sono alla base dello sviluppo economico e politico delle nazioni, ma che a ben pensare esistono da sempre tra l’Europa ed il Nord Africa in particolare.

 

Si pensi soltanto all’enorme afflusso di oro proveniente dalle miniere dell’antico Ghana, attraverso le vie carovaniere del deserto del Sahara, che nel Medio Evo causò notevoli oscillazioni al ribasso dei valori dell’oro in tutta l’Europa medievale.


Protagonista indiscussa del forum la dott.ssa Gabriè Sunquest; da tempo console onoraria dello Zambia in Italia, lavora da tempo a questo progetto, che prende il nome di AETEF “African Europe Tourism Exchange Forum”.

 

Specializzata nel settore del turismo sostenibile in Italia, in Africa e nel mondo intero, la sua fama sta oggi raggiungendo il giusto riconoscimento internazionale, contando la presenza di numerosi agenti di viaggio dei paesi africani nell’ AETEF.

 

Riferimento prezioso è stato quello alla “easy diplomacy”, sottolineato dalla eccellente Eloisa Piermaria, che conferma come l’Africa, costituita da ben 54 Paesi, ognuno diverso dall’altro, potrebbe costituire meta turistica.

In tal senso, i paesi africani potrebbero essere meglio conosciuti anche mediante raggruppamenti legati ad aree climatico-geografiche (Nord Africa – Centro Africa - Sud Africa), ognuna delle quali caratterizzata da cultura, colori, clima, storia, popolazioni, etnie differenti tra loro.

 

In tal senso, varie personalità e molteplici ambasciate provenienti dall’Africa, nonchè ambasciatori africani in Italia, giornalisti e studiosi di Africanistica e rappresentanti della “ONG Africanpeople”, si sono riuniti per conoscersi e promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile come mezzo di comunicazione prioritario tra popoli e culture diverse.

 

La presenza importante di giornalisti italiani tra cui Emanuela Irace (premiata per il grande merito avuto nell’attività giornalistica in nord Africa nel delicatissimo periodo delle primavere arabe), Emanuela Scarponi per “Africanpeoplenews” e Paolo Cini ed il giornalista nigeriano Kazeem Balogun (dai due lati del “mare nostrum”), quest’ultimo in rappresentanza della “Kalo Africa media” (network nigeriano), sta permettendo la diffusione delle notizie nei due continenti, in Nigeria ed in Italia in particolare.

 

Ed ecco “il ponte - the bridge” che prende forma, come dalla mente della fondatrice del giornale e del suo direttore scientifico, ing. Maurizio Scarponi.

 

Ormai presente da anni sul territorio italiano, l’agenzia di stampa “Africanpeoplenews” trasmette 24 ore su 24 le notizie provenienti da tutti i Paesi africani, in modo da garantire l’informazione corrente ed attualizzata, nell’ottica della maggiore trasparenza possibile.

Uno spazio è ovviamente riservato agli articoli di approfondimento culturale, senza i quali non sarebbe possibile conoscere i vari Paesi africani e le dinamiche anche politiche in atto.

 

Africanpeplenews” utilizza anche una webradio grazie alla quale diffonde convegni svolti in materia e con cui ascoltare news sull’Africa in lingua italiana. Inoltre, si avvale anche di una webtv.

Mass media nato per occuparsi di Africa, “Africanpeoplenews” raggiunge oggi 800.000 visitatori da tutto il mondo.

 

Emanuela Scarponi, “the founder”, ha creato questo mezzo di divulgazione e diffusione, ritenendo che sia estremamente importante conoscere i Paesi dell’Africa, nella loro interezza e nel loro sviluppo quotidiano.

 

Emanuela Scarponi viene premiata in questo autorevole, istituzionale ed importantissimo forum per quello che viene definito dal giornalista nigeriano Kazeem come “il ponte - the bridge” tra continenti diversi.

 

 

In un momento storico così pieno di guerre tra popoli diversi, (mi riferisco alla guerra Ucraina - Russia ed Israele - Palestina) la città di Roma è stata teatro ancor una volta di questo primo ed importantissimo incontro tra popoli diversi.

 

Si è creata una fratellanza fra diverse culture, fatto davvero improbabile in questo periodo; la conoscenza tra i popoli, caratterizzati tutti da una profonda capacità umana nel provare emozioni nell’atto di incontrarsi in primis tra popoli e genti lontane, è oggi ancora l’unica scelta razionale che può sconfiggere lo scetticismo, la diffidenza, ed il pregiudizio tra genti diverse.

 

Tale iniziativa può certamente trovare spazio e forma all’interno del cosiddetto Piano Mattei, promosso dall’attuale Governo italiano che ha colto l’importanza che riveste questo continente con le sue potenzialità. Per la prima volta, infatti, si parla di Africa nella politica italiana, senza per questo confondere ciò con il vecchio concetto di colonialismo, che ormai non ha più senso di esistere né tanto meno di considerare.

 

In un mondo evoluto solo l’interazione tra Paesi pacifici permetterà lo sviluppo economico e culturale e la crescita delle varie civiltà del pianeta e di migliorare le proprie condizioni di vita.

Lo sviluppo del turismo sostenibile in questo meraviglioso continente – luogo d’origine dell’ “Uomo” nella sua accezione più universale - può e deve essere una chiave di lettura indispensabile al fine di migliorare i rapporti oggigiorno sempre più complessi tra civiltà, nel tentativo di trovare un punto d’incontro universale.

 

L’Africa è li’, oltre il “mare nostrum” e di ciò tecnici italiani ed africani, professori universitari, ricercatori e giornalisti, politici, ambasciatori e diplomatici hanno parlato insieme, creando un’atmosfera nuova e magica, che solo l’Africa può ispirare, ricordando gli avi ancestrali che ci accomunano tutti.


EMANUELA SCARPONI