"Il Tempo delle Donne”.





L’organizzazione non governativa Africanpeople, nata dalla frantumazione del vecchio IsIao, è tesa all'obiettivo di divenire un punto di riferimento per l'Africa per tutti dal punto di vista culturale e sociale.

A tal fine, ha avviato una serie di attività in collaborazione con altre organizzazioni esistenti; tra queste, Il Tempo delle Donne, ideato da Rita Valenzuela, giornalista della Repubblica domenicana, registrata presso l’Ordine dei giornalisti del Lazio, che si pone l'obiettivo di mettere in evidenza e proteggere le donne. e’ un’associazione che mette insieme donne straniere provenienti da varie parti del mondo ed italiane al contempo, che cercano la loro strada di liberazione ed emancipazione nell'arte.

Quindi, lo sforzo di tutti noi è quello di ampliare il pubblico interessato e coinvolgere il maggior numero di persone, donne in particolare che, approdate nel nostro Paese, sentono il bisogno di esprimersi in vario modo, attraverso il lavoro e l'impegno sociale. A tale scopo, il Tempo delle Donne continua a cercare artiste donne che vogliano interagire con l’associazione al fine di creare una rete di promozione sociale, culturale, politica verso la liberazione delle donne dalla schiavitù, come avviene ancora in molti Paesi del Medio Oriente e dell'Africa.

Ma, a ben vedere, anche in Italia il fenomeno del femminicidio cresce a dismisura giorno dopo giorno e questo sta diventando un vero problema sociale. 

Giovani di tutte le sfere sociali commettono violenza sulle donne, senza provare sensi di colpa. Fuggono dalle loro malefatte per non pagare la pena senza rimorsi.

Questo penso sia l'aspetto più grave della faccenda. La nostra società sta andando verso un tale degrado sociale che diviene pericoloso per le donne poter vivere liberamente, a dispetto di tutta la storia recente, tesa all’emancipazione femminile costante.

Noi siamo il risultato di questa storia. Le donne che si affacciano al mondo dell’imprenditoria, dell’editoria, dell’arte, ripudiando la posizione - ormai desueta - della donna oggetto di bellezza ed attrazione fisica, troveranno nell’associazione il Tempo delle Donne una risposta concreta ai loro bisogni interiori, psicologici e di concreto aiuto alla loro indipendenza.

Il Tempo delle Donne, d’ispirazione alle sorelle Mirabal, Patria, Minerva e Maria Teresa, che rappresentano un simbolo per la Repubblica domenicana e per il mondo intero, che festeggia la Giornata internazionale delle donne proprio il giorno del loro ricordo, 25 novembre, sta crescendo anno dopo anno, promuovendo arte ma non solo, anche corsi di perfezionamento nella storia dell'arte, nel corso di lettura delle immagini, nella evidenziazione di società matriarcali presenti nel nostro pianeta, come la società Himba.

A tale proposito, si ricorda che il 3 marzo prossimo sarà presentato presso il Comune di Roma il libro d'arte “Donne: attimi di vita” a cura di Rita Valenzuela, giornalista della Repubblica domenicana in Italia e direttore della testata italodominicano.tv.



Emanuela Scarponi, vice presidente della ong Africanpeople

 

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La organizzazione non governativa Africanpeople, nata dalla frantumazione del vecchio IsIao, è tesa all'obiettivo di divenire un punto di riferimento per l'Africa per tutti dal punto di vista culturale e sociale. 

a al fine, ha avviato una serie di attività in collaborazione con altre organizzazioni esistenti; tra queste, Il tempo delle donne, ideato da Rita Valenzuela, giornalista della Repubblica domenicana, che si pone l'obiettivo di mettere in evidenza e proteggere le donne. e una associazione che mette insieme donne straniere provenienti a varie parti del mondo, ed italiane al contempo, che cercano la loro strada di liberazione ed emancipazione nell'arte. quindi lo sforzo di tutti noi è quello di ampliare il pubblico interessato e coinvolgere il maggior numero di persone, donne in particolare, che approdate nel nostro Paese, sentono il bisogno di esprimessi in vario modo, attraverso il lavoro e l'impegnò sociale. a tale scopo, il tempo delle donne continua a cercare artiste donne che vogliano interagire con la associazione al fine di creare una rete di promozione sociale, culturale, politica verso la liberazione delle donne dalla schiavitù, come avviene ancora in molti paesi del medio oriente e dell'Africa. 

ma a ben vedere anche in Italia il fenomeno del femminicidio cresce a dismisura girono dopo giorno e questo sta diventando un vero problema sociale. 

Giovani di tutte le sfere sociali commettono violenza sulle donne, senza sensi di colpa. fuggono dalle loro malefatte per non pagare la pena e non sentono il senso di colpa. questo pensa sia l'aspetto più grave della faccenda. la nostra società sta andando verso un tale degrado sociale che diviene pericoloso per le donne poter vivere liberamente, a dispetto di tutta la storia recente tesa alla emancipazione femminile costante. 

noi siamo il risultato di questa storia. le donne che si affacciano al mondo della imprenditoria, della editoria, della arte ripudiando la posizione ormai desueta della donna oggetto di bellezza ed attrazione fisica,  troveranno nella associazione il tempo delle donne una risposta concreta ai loro bisogni interiori psicologici e di concreto aiuto alla loro indipendenza. 

il tempo delle donne, di ispirazione alle sorelle Mirabal, che rappresentano un simbolo per la repubblica domenicana e per il mondo intero, che festeggia la Giornata internazionale delle donne proprio il giorno del loro ricordo, sta crescendo anno dopo anno, promuovendo arte ma non solo, anche corsi di perfezionamento nella storia dell'arte, nel corso di immagine digitale, nella evidenziazione di società matriarcali presenti nel nostro pianeta, come la società bimba. 

a tale proposito, si ricorda che il 3 marzo verrà presentato il libro d'arte a cura di Rita Valenzuela, - giornalista della Repubblica domenicana in Italia e direttore della tv dominicano.it , presso il Comune di Roma.

 

di Emanuela Scarponi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Concerto di musicisti Sud Coreani al Museo storico dei Granatieri di Sardegna

Il 30 dicembre 2024, alle ore 19, si terrà presso il Museo storico dei Granatieri di Sardegna, in Roma, il VCS Winter Concert, con la partecipazione dell’Angels Ensemble, nonché del VCS – Violin Cello Strings, orchestra giovanile della Pohang Arts High School, e del PSE - Pohang Solist Ensemble, gruppo musicale composto da artisti professionisti di Pohang organizzato con violino, viola, violoncello, contrabbasso, pianoforte e musica vocale, che si esibisce come un ensemble. Si tratta di un gruppo noto per il suo approccio dinamico e la varietà del repertorio, che spazia dalla musica classica a composizioni più moderne. Entrambi i gruppi musicali con sede a Pohang, città portuale situata sulla costa orientale della Corea del Sud, sono diretti dal Maestro Yena Lee, che si esibisce anche quale violinista. Tra gli artisti coreani vi sarà anche il soprano Hyeon Jin Ryu. L’accompagnamento al pianoforte sarà ad opera della pianista italiana Rebecca Lou Guerra. La collaborazione italo-coreana, che peraltro si colloca nel periodo del festeggiamento dei 140 anni delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi, sarà ripresa con la esecuzione dei rispettivi inni nazionali. Sono parte del programma brani di autori classici come Bach, Beethoven e Strauss e di autori più recenti, come Satie, Grieg e Shostakovich, nonché Alone Arirang di Han Dol.

 

Emanuela Scarponi nasce all'alba in una Roma innevata, a metà degli anni Sesssanta.

Durante la sua adolescenza compie i suoi primi viaggi, divenendo presto una vera cittadina europea. Approda poi ad Istambul ed a Ceuta, entrando in contatto con civiltà diverse dalla sua.

Inizia precocemente i suoi studi universitari, specializzandosi in letteratura africana, culminando nella redazione della tesi di laurea “Opera teatrale di Wole Soyinka”, scrittore neriano, Premio Nobel letteratura.

Membro dell'ISIAO, pubblica il suo primo articolo “Rassegna di letteratura africana" sulla rivista Africa.

Compie il suo primo viaggio intercontinentale e subito dopo raggiunge l'Africa, recandosi in Kenya, Tanzania, Zambia, Zimbabwe, Botzwana, SudAfrica, Swaziland, Namibia, Marocco, Tunisia, Egitto, e tocca altri continenti del mondo.

Di tutti i suoi viaggi ha conservato materiale fotografico e film.

Ad Angkor Wat in Cambogia s’innamora dell'arte della fotografia.

Insegnante di lingue straniere (inglese, francese e spagnolo) inizia la sua carriera; esperta di musica, lavora successivamente come assistente ai programmi presso la RAI, dove entra in contatto con il mondo della produzione documentaristica.

Diviene poi Stenografo parlamentare presso il Senato della Repubblica e si specializza nell'arte della scrittura, imparando a trasferire tramite la parola le emozioni che prova durante i suoi viaggi.

Nel corso del master in africanistica conseguito presso l'Isiao, pubblica il suo primo libro "La Namibia e i suoi popoli", presenta la mostra multimediale organizzata presso l'Isiao, con fotografie su tela, i documentari Namibia, Khoisan e atti delle varie conferenze che hanno avuto luogo presso il Ministero degli affari esteri.

Le foto scattate nel corso dei suoi viaggi in Namibia le permettono negli anni successivi di partecipare al concorso di fotografia indetto da “Il tempo delle donne” e vincere il primo ed il secondo premio con le fotografie delle donne himba nel 2022 ed il primo premio Sguardo di donna di foto di viaggio con la foto: “Sogno del bambino himba” nel 2025.

Partecipa inoltre nel 2023 con la fotografia la Dea Kumari, la dea bambina del Nepal e nel 2024 con la fotografia scattata in Nubia dei Re Magi, in mostra presso la Basilica di San Pietro in vincoli, la Camera dei deputati ed il Comune di Roma.

Si sensibilizza negli anni alla politica e si autocostituisce in Organizzazione non governativa.

Si inaugura la sede della ong Africanpeople nell'autorevolissima sede del vecchio Istituto per l'Africa, oggi UNAR.

Apre Africanpeoplenews, la prima agenzia di stampa per l'Africa, che conta ormai 800.000 visitatori e che garantisce notizie da tutti i Paesi d'Africa 24 ore su 24 gratuitamente.

Diviene, dunque, editore dell’agenzia di stampa Africanpeople, che dà anche spazio a pubblicazioni scientifiche, studi, promuovendo e sviluppando attività concernenti l'Africa, con la collaborazione di numerosi specialisti del settore.

Si iscrive come giornalista all'Ordine dei giornalisti del Lazio Diviene direttore della rivista Silkstreetpress e della tv.dominicano.it.





Non credo che questa ultima parte serva



Dal 2016 ad oggi partecipa ai Festival dell’Oriente con la presentazione del suo libro “ Kathmandu, la valle incantata: sulle orme di Buddha”. dei documentari Vietnam, Laos e Cambogia, Malesia e Borneo.

Collaborazioni con il Senato,: presentazione del Console onorario di Namibia, Petter Johannesen; della rivista Silkstreetpress presso la Sala atti parlamentari della biblioteca Minerva del Senato con l'Associazione “La via della seta”, e presso l'Unar, in occasione del Festival della diplomazia; partecipazione al vertice Italia-africa 2023; organizzazione e partecipazione al Mandela day, con la Commissione diritti umani Senato. 

E' in corso la Rassegna di Paesi e Genti d'Africa, con la collaborazione delle ambasciate, degli istituti di cultura e studiosi d'Africa.

 

 

 

 

 

libri pubblicati

La Namibia e i suoi popoli” di Emanuela Scarponi.

2009 Isiao

Namibia, the search for humanity's roots: traduzione e aggiornamento de “La Namibia e i suoi popoli, in lingua inglese. 28 dicembre 2016 APN publisher

Kathmandu: la valle incantata: da Varanasi a Kathmandu, sulle orme di Buddha

25 dicembre 2016 APN publisher

Raccolta di poesie di Emanuela Scarponi APN PUBLISHER

La marimba di Emanuela Scarponi APN PUBLISHER

Southern Africa, traduzione del libro “Africa australe” di Petter Johannesen.



Intervento di Emanuela Scarponi su “La negritude e Senghor“ in collaborazione con l'Università cattolica del Congo di Kinshasa RdC.

Relatrice in occasione di numerose Conferenze presso Sala Aldo Moro Ministero affari esteri, Sala Italia  Unar, sede del Parlamento europeo a Roma, Sala atti parlamentari della Biblioteca la Minerva del Senato, presso giornalisti Piueuropei.