AFRICA AUSTRALE  recensione di di Emanuela Scarponi

 

 

Ho appena finito di tradurre dalla lingua italiana in lingua inglese questo bellissimo libro sull’Africa australe di Petter Johannesen, che io ho conosciuto in relazione alla mia esperienza avuta in Namibia e sul mio libro scritto concernente le popolazioni incontrate in Namibia nel '94.

Adesso Petter Johannesen, console onorario di Namibia nonché nipote di Amundsen, esploratore dell'Artico, mi ha regalato l'occasione di realizzare un sogno e di prendere parte al mondo dei grandi esploratori. Grazie alla mia traduzione infatti ho avuto modo di rivivere appieno emozioni gia provate dal vivo, in quanto anche io ho avuto la fortuna di attraversare questa parte dell'Africa.

Ho appena oggi finito di tradurre tutto il suo libro scritto nel 2004 in collaborazione di Overland.

Organizzato da Overland che tutto oggi realizza programmi di viaggio sulla rai petter e luisa sorbone realizzarono questa bella avventura in Africa australe in caravan, coadiuvati dalla organizzazione Overland e del cui racconto ne fecero un libro, appunto questo. Africa australe

Il libro racconta del suo viaggio in camion, partendo dal Sud Africa, Città del capo in particolare, puntando verso il Nord, enrtando nello Zimbabwe, fino alle cascate Vittoria, Botzwana, incontrando i Bushmen, fino a raggiungere la Namibia. Quindi abbiamo una visione generale di tutta l'Africa australe, non solo geografica ma anche storica.

E' assolutamente interessante mettere insieme il mio libro, che descrive le popolazioni incontrate in Namibia col suo. Sono publicazioni complementari.

Le immagini del libro sono bellissime.

Questo è un viaggio storico.

Cosa fa infatti Petter Johannesen? Racconta il suo viaggio, ambientandolo all'epoca delle esplorazioni europee. Descrive a tratti quindi la storia dell’Africa australe dai primi esploratori in poi. Quindi è molto interssante ed utile dato che non ci sono ancora oggi grossi punti di riferimento per parlare di storia dell’Africa né di geopolitica dell'Africa.

Come potete vedere dalle bellissimi immagini, qua ci sono i colori brillanti e colorati degli africani e dei loro costumi e in questa pagina la storia dell’Europa e degli esploratori europei, Cecil Rhodes, Paul Kruger, che si interseca con quella del continente africano e con le popolazioni indigene africane.

Sono quei personaggi che oggi rendono moderna l'Africa. sono coloro che, una volta superata l'apartheid, sono riusciti a costruire l'Africa moderna.

Concetto questo che sfugge a noi europei, il problema nostro attuale è che non si conosce molto bene l'Africa attuale che sta crescendo sempre più e così sfugge ai nostri occhi.

Questo è il problema principale proprio della conocena di questo continente.

Vi sono bellissime immagini di Stellenbosh, la zona dei vigneti e di tutta la zona dei vigneti.

cosa hanno fatto in Sud Africa gli europei arrrivati dall'Europa? Hanno coltivato i vigneti euroei, francesi chardonnait e vari, soprattutto, e li hanno riprodotti riuscendoci pienamente. E anche il Paese più occidentale in assoluto con un clima di tipo mediterraneo.

Paul Kuìrgher e stsato uno tra i primi a creare l'Africa moderna. avremo modo di riparlare di questi argomenti capitolo per capitolo magari.

nella nostra sede i invitando gli autori del libro e anche altri provenienti dallo stesso Sudafrica costoro hanno istituito a realizzare a creare l’Africa moderna.

Petter Johannesen è amico di Sam Nujoma, il presidente della Namibia in senso generale perché novantenne ha nominato un suo successore ma e l'emblema della libertà della namibia, sradicanado la namibia dal sud africa e all'apartheid nel nel 1990 a e realizzando quindi il sogno dell’indipendenza di questo Paese a realizzare questa indipendenza e Petter addirittura lo consiglia nella redazione della dichiarazione di indipendenza.

Quindi Petter vuoel che si sappia che l’Africa è diventata moderna e spinge tutti le grandi qualità. questo è l'emblema di tuttit gli africansiti ma in particolare coloro che pensano ad una situazione di arretratezza “africana” o comunque di persone di colore, in realtà l' Africa è fonte di grandi ricchezze e di grandi potenzialità.

E quindi in ogni capitolo che presenta un paese dell'Africa australe, Petter spiega risorse anche economiche essendo economiohe e, parla di queste bellissime fotografie che si vedono questi bushmen 90.000 in africa australe. e probabilmente sono in assoluto la popolazione dell’Africa ma probabilmente anche del mondo.

poiché il uomo è nato in Africa. Lucy australopitecus afarensis, i cui resti sono stati fitrovati in Etiopia, è stata ritrovata nel 1978 e questa scoperta dà le basi della scienza antropologica.

Da qui nasce la teoria secondo la quale l’uomo nasce in Africa; poi a casua della deserttificazione delle aree geografiche in cui insiste, l’uomo si sposta seguendo gli anumali in cerca di cibo.

Lucy è il primo bipede nella storia del mondo cioè cammina su due zampe e cerca di raccogliere la frutta e cibo.

I bushmen Sono particolari per la loro lingua arcaica fatta di suoni onomatopeici, i cui suoni riproducono il verso degli animali per cui si sentono parlare sono incredibili. Non hanno vocali. Emiriam makeba scsrive una canzone: the click song. Oggi molti studiosi sstanno studiando il mio documentario in cui si sente chiaramente la lingua click parlata e pronunciata dai boscimani presso l'universita di tor vergata roma 3 dall ricercatore andrea pandolfi, sudioso comportamentale, che sta facendo uno studio comparato tra la lingua click e la lingua ebraica.

la loro lingua è una lingua arcaica. questi busjmen che sono studiata dìsin dal 1950 dagli studiosi inglesi, sono la estimoniana della presenza in Africa dell’uomo prenegritica, cioè l’Africa australe da prima del 2500 a.C e producono delle pitture rupestri splendide.

Ho realizzato un documentario sui bushmen, che si puo ascolare su youtube, dove un bantu, che parla inglese trduce dalla lingua click.

cioè i Bush men ancora oggi non parlano inglese e vivono nella parte più interna del deserto del Kalahari perche son ostati cacciati prima dai bantu, uomini molto alti r robusti e poi dai bianchi in sud africa.

costoro non si sono mai sottomessi alla schiavitù e sono scappati nel deserto del kalahari, dove nessuno voleva andare, dove sono sopravvissuti fino a noi.

 

un popolo libero loro ma anche con i loro valori fondamentali perché oggi cosa fanno? In namibia sono state privatizzate le terre. Ed i busjìhmen non possono più circolare ed andare a caccia.

Questo provoca un grande problema di sopravvivenza ed insegnano a chiunque voglia se si riesce ad incontrarli come sopravvivere nel deserto del Kalahari con mezzi di sussistenza incredibili che noi non ci aspetteremmo mai di conoscere, e così capiamo come l’uomo piccolo riesce a vincere il leone, il re della savana.

 

Lo sviluppo della industria mineraria con la produione dei diamanti che sono presentio in tuta l'africa australe, sdud africa, botzawana, e namibia. Infati Pwtter descerive tutta la storai dei de beers. Per scoprire come hanno fatto a trovare i diamanti. E itneeressante perche e stata una corsa nelcfar west. Gli europei salpano dall'olanda e dalal fracia sendon oin vnave fino a i Capo di Buona Speranza che era stato da poco scoperto dopo la ricumnavigazione dlel:africa,ragigunge queste terre in cercacdi fortuna.

quindi affrontano il mare in tempesta per raggiugnere Capo di buonasperanza e sorpassando cioè la costa degli scheletri e quindi il mare il capo di buona speranza cioè la skeleton coast, costa degli scheletri: problemi a causa della corrente fredda del Benguela.

A questi latitudini incredibile in Namibia riusciamo a trovare oltre ai big five situati nell'Etosha national park anche i pinguini e le foche.