Basilea è una città della Svizzera, circondata e protetta dalle Alpi a Sud, dal fiume Reno ad Est. E’ situata al centro dell’Europa, ma fuori dai suoi confini.
Basilea è una città di frontiere: a 3 chilometri dal centro si raggiunge il confine tedesco da un lato ed il confine francese dall’altro a bordo di un semplice tram.
Dall’Italia si costeggia il lago di Como, il lago Maggiore fin su le alte vette alpine laddove si scorgono di lontano prima i tipici paesi italiani che mano a mano si diradano, divenendo piccolo borghi montani, dalle case di montagna di legno dai tetti spioventi…
Siamo nel mezzo delle Alpi italiane prima e svizzere dopo...si sente lo scroscio delle cascate di alta montagna che alimentano i laghi alpini.
Il paesaggio è stupendo... dimentichiamo i passaporti...le dogane...passiamo accanto a Zurigo... poi si raggiunge Basilea. Ci sono molte strutture moderne ad attendere gli stranieri di passaggio... hotel, musei, business business...
Inoltrandosi nel centro città la cittadella medievale e... da non credere... un angolo di Namibia e Sud Africa si sviluppa all’interno di questa città mitteleuropea, pur se fuori dai suoi confini e di tutti i confini del mondo... siamo nella terra di nessuno: la Svizzera.
Ebbene sì, qui esiste una fondazione che colleziona libri di tutte le lingue sulla Namibia in particolare. Ecco perché io mi ritrovo ad esplorare questo mondo sconosciuto....
Per questo mi hanno cercato: il mio libro era introvabile...
una esperienza nuova... che mi ha spinto ad arrivare fin lassù direttamente di persona...
incredibile pensare di poter essere ricercata da tutti gli angoli più sperduti della terra per essere finita in uno degli angoli sperduti della terra...
Una contraddizione in termini.. ma e’ una sensazione molto molto originale.
Così ho promesso di parlare di Antonio Uribe, il capo della biblioteca che mi ha fatto visitare tutti i tre piani del palazzo.
Le cose più incredibili sono le carte geografiche che hanno dell’Africa australe con tutte le proprietà terriere distinte. Insomma una sorta di catasto.
Poi poster antichi e moderni di uomini di colore locali...poi libri ed enciclopedie di tutti i tipi... mi perderei volentieri a leggere tutto... ma andiamo di fretta. Io ho solo un giorno a Basilea. Poi torno in Italia.
Tutta la squadra è molto gentile, anche se gli studiosi del cantone tedesco sono un po’ severi. Ci offrono un buon caffè ed inizia il giro dell’enorme biblioteca
Mi sembra tutto strano: che cosa hanno a che fare questi signori con la Namibia...?!?
E così Antonio Uribe, capo della biblioteca, comincia a raccontare la storia di questo signore che crea la fondazione.
....
Riconosco tutti, uno ad uno, i loro volti fino a quel momento studiati e ristudiati sul sito della biblioteca. Non riuscivo a capacitarmi della esistenza vera di una biblioteca di questo tipo in mezzo alle montagne svizzere... continuavo a studiare ma mi sembrava un non sense... e mi chiedevo chi fossero questi signori...
e così si presentano uno ad uno...
Per me esplorare è diventato una metodologia di vita e così oltre ad esplorare l’Africa mi metto ad esplorare anche la Svizzera....
Antonio Uribe e’ di origine spagnola ma ha studiato in Svizzera dove a scuola ha imparato la lingua italiana dai suoi compagni di classe, molti dei quali figli idi immigrati italiani. Parla perfettamente la lingua italiana e non ha un aspetto tedesco, ma ne ha assunto le movenze. Incredibile! Poi arriva il direttore. Sono tutti molto sorpresi di vedermi arrivare in anticipo nella biblioteca. Ma io ero talmente stanca del viaggio ed emozionata di questo incontro che non capivo cosa non andasse.
Da noi le biblioteche sono sempre aperte a tutti.
Infine, visito la antica biblioteca del signore che fonda nel 1950 la biblioteca iniziale, ricolma di libri antichi, disegni di animali uccelli a volte addirittura frutto della fantasia del disegnatore.
Mi spiega che una volta un incendio ha distrutto gran parte dei libri ma si è ricostruito tutto.
La antica biblioteca e’ medievale. Ricorda le antiche locande dei film ambientate nel Nord Europa dove dopo un lungo cammino a cavallo gli uomini si rifugiavano la notte per continuare il loro viaggio il giorno successivo.
Così mi spiega che ritrovarono persino un antico impianto di riscaldamento ad acqua sotterraneo al pavimento.
Divertente era la antica cassa che produceva gli scontrini...
Ed un tappeto leopardato sul pavimento medievale era l’unico tratto che poteva immediatamente rimandare all’Africa..
incredibile...ma entusiasmante!
Infine, conosco lo storico della fondazione. Molto severo ed autorevole, mi spiega tante di quelle cose in pochi minuti da scriverci su un libro intero. E dire che pensavo di saperne un po’ di questo paese...uno storico della Namibia. Lo stato nasce nel 1990. Certo che le cose devono cambiare giorno dopo giorno sempre più in fretta.
Mi fornisce ulteriori dettagli necessari per il mio percorso. E senza indugiare ancora riprendo la mia strada...sognando ancora una volta di rivedere il tramonto africano... sullo sfondo di tutti noi europei che ci innamoriamo dell’Africa!
Emanuela Scarponi