27-01-2020


                                                                                                                          INTERVISTA ad ingegner Bruno Grassetti La Sapienza di Roma, esperto di Cina 

27-01-2020 
Scarponi (SSP). Ingegnere Grassetti, come esperto di Cina, siamo qui a chiederle della Nuova via della seta. Le do senz'altro la parola.

GRASSETTI. Vorrei dare innanzitutto una visione generale: stiamo parlando della Via della Seta, quali sono fondamentalmente le tematiche da affrontare?
La prima cosa è conoscere, perché sappiamo poco di questo mondo, quali sono i Paesi coinvolti, perché sono così interessanti, quale è stata la loro storia, da dove vengono. Credo che bisogna fare innanzitutto un inquadramento storico e invito chi ci ascolta a fare una ricerca al riguardo.
La seconda cosa è chiedersi perché sono così ricchi. Evidentemente il punto più interessante è che questi Paesi sono ricchi; altrimenti nessuno si sarebbe fatto venire in mente la Via della Seta. Ci sono risorse, materie prime, fonti energetiche. Ed è questo che fa di quei Paesi un argomento così interessante.
Terzo: e allora, se vengono da lontano, perché non ricordiamo che in quelle zone c'è la Persia con i famosi Parti, che hanno litigato con Roma ai tempi di Traiano ed Aureliano. Noi non l'abbiamo avuta vinta con loro. L'unico che è riuscito a penetrare quei territori e ad avanzare veramente molto in là è stato Alessandro Magno, il figlio del famoso Filippo il Macedone, che aveva avuto come maestro - te lo ricorderai - Aristotele. Questi sono i presupposti culturali e storici della Via della Seta, tutta materia da approfondire.
Il nome Via della Seta viene da un ricercatore tedesco, che gli ha dato questo nome che in effetti è la Via della Seta, la Via delle Spezie, la Via dei Tappeti e cioè di tutto quello che si poteva trafficare e commerciare, come hanno fatto i famosi Polo (Marco Polo, lo zio, il padre, eccetera). In fondo perché sono andati fino a laggiù? Perché erano attratti dalla voglia di fare commerci sempre più interessanti e sempre più ricchi. Tra l'altro, quando loro sono stati in Cina, la Cina non era comandata dai cinesi, ma dai mongoli.
Infatti ti racconto un piccolo episodio della mia vita: per tre volte sono stato invitato addirittura - perché da quelle parti devi essere invitato - dalla televisione interna della Mongolia, perché tramite una mia amica cinese sono stato messo in contatto con colui che aveva scritto tutta la sceneggiatura di un grande film su Marco Polo, del quale film mi avevano incaricato di essere una sorta di delegato, di ambasciatore per raccogliere fondi in Europa.
Mi divertiva questo fatto di essere coinvolto e allora abbiamo fatto riunioni, siamo stati alla televisione della Mongolia, perché poi era la loro tv interna e adesso avrai capito perché ci metteva un sacco di soldi.
Inesorabilmente però è venuto il momento in cui abbiamo dovuto chiedere il permesso alla televisione cinese, che sarebbe stata lei poi, oltre alla televisione della Mongolia interna, a mandare in onda il film. Dopo una serie di riunioni ci ha detto di no: "Noi non ve la accettiamo. E sapete perché?" Proprio perché in quel periodo la Cina non era comandata dai cinesi, ma dai mongoli. Ed i cinesi dicono: "Non vi diamo dei soldi per far vedere la Cina comandata da altri".
Hai capito? Ed io, dopo tre viaggi nell'arco di otto mesi, ho dovuto rinunciare a questo incarico, perché la CCTV, televisione di Stato mi aveva detto di no.
Però, tornando ai territori, ci sono dentro tutti, perché se partiamo da qui, dall'Europa Orientale quindi dalla Polonia, attraversi subito l'Ucraina, poi già sei sul Caspio e quindi hai tutto il Caucaso, l'Azerbaijan, sotto la Persia, poi l'Afghanistan, un po' più in là c'è il Tajikistan, il Turkmenistan, sopra il Kazakistan, l'Uzbekistan, fino a che non arrivi in Cina.
Quindi si incontrano tutti questi Paesi, che secoli fa hanno avuto l'invasione dei Mongoli arrivati fino alle nostre parti e la Turchia è stata poi abitata da una serie di popolazioni mongole, pure di origine turca, da dove deriva anche il suo nome attuale.
E l'Impero romano è stato molto a contatto con queste popolazioni. Poi da qui si sono spostati al centro e sono diventati Unni; poi dalla Svezia sono venuti i Vandali, pian piano sono scesi giù e sono andati addirittura in Africa. Ti ricorderai che la parte settentrionale come il Marocco, piuttosto che la Libia e l'Algeria sono stati per un periodo controllati dai Vandali, dagli Svedesi. Quindi c'è una storia alle spalle veramente impressionante. Detto questo, su che cosa c'è dentro, sul perché sono importanti, sul perché c'è tanta ricchezza veniamo al giorno d'oggi.
Nessuno fino ad oggi aveva inventato un'operazione, come quella che si è inventata Xi Jinping. Cosa si è inventato questo grande uomo?
Mentre gli Americani si sono inventati di andare a fare la guerra all'Iraq, poi sono andati in Afghanistan mettendosi a fare la guerra anche lì, eccetera, i cinesi cosa hanno detto? A noi con questi Paesi ci interessa fare gli affari.
Certo lo fanno alla loro maniera, come chi è padrone dei quattrini, il quale viene e ti dice: "ti do i quattrini, tu ti indebiti con me e allora o mi paghi con il manganese, con il petrolio, con quello che hai in casa o altrimenti in qualche maniera ti leghi” e nel mondo tutti sono impauriti da questo modo di fare.
L'altro modo di fare, che la gente non gradisce a livello globale e di pensiero, soprattutto in Occidente, è che la Cina ci fa lavorare i suoi operai. Però anche questi sono casi singoli e che se vai a vedere poi anche i casi singoli scopri che invece non è vero, nel senso che la Cina ha tutto l'interesse a far sì che ci siano le maestranze locali, che sanno parlare innanzitutto la lingua del luogo, che quindi evidentemente oltre a creare posti di lavoro, aiuta anche a formarsi.
Questo modo di fare dei Cinesi, si può confrontare con quello dei paesi occidentali che, sottolineando l’importante aiuto religioso e delle varie opere educative e di carità, sostanzialmente i Francesi hanno imposto a 14 Paesi di parlare la lingua francese, i Portoghesi hanno imposto ad Angola e Mozambico di parlare portoghese, mi dici cosa vuol dire?
Nel Sudafrica, hanno imposto di parlare l'olandese. Allora, scusate, ci sono due modi differenti di fare colonialismo. Il colonialismo occidentale non è stato molto gentile al riguardo. Quello della Cina sarà pure non gentile altrettanto, perlomeno le opere le fa.

Emanuela Scarponi