23-04-2021


                                                                                                                           Recenti scoperte nell’antica città romana di Falerii Novi presso Viterbo

       Il Lazio torna ad essere protagonista indiscusso dell’archeologia moderna che continua a fare scoperte di indiscussa grandiosità della storia antica di Roma, del suo enorme impero e territorio che ricade in gran parte nella nostra regione, ma che poi si sviluppa nel massimo del suo splendore spingendosi fino al deserto del Sahara in Africa a Sud e fino al muro di Adriano in Scozia a Nord.
L’Etruria, già sede della grande civiltà etrusca, viene sottomessa da Roma nella battaglia del lago Vadimone combattuta nel 309 a.C. tra Romani ed Etruschi. Questa fu la più grande battaglia che questi due popoli combatterono l'uno contro l'altro. I Romani vinsero, e fu la definitiva consacrazione della loro egemonia sull'Etruria.
       Da quel momento diviene centro indiscusso dell’Impero e sede di urbs.
Una recente scoperta, effettuata nel Lazio, ha permesso il ritrovo dettagliato della città romana di Falerii Novi, grazie ad alcuni sistemi innovativi. L’esistenza di questo sito non è certo nuova, essa infatti era un insediamento dell’Etruria meridionale presso Viterbo.
Insieme all’altra località “Falerii Veteres” identificata a Civita Castellana, esse sono tuttora oggetto di studi specifici e approfonditi.
Falerii Novi fu distrutta, secondo alcune fonti, in età repubblicana e fu ricostruita più a valle con il nuovo nome di “Falerii nuova”, eretta tra Civita Castellana e Fabrica di Roma. Di origine etrusca, non fu molto frequentata e citata in età imperiale. Oggi si ricorda la Chiesa medievale cistercense dell’XII secolo. In questi ultimi anni tutta l’area è stata riveduta e dalle indagini eseguite si è potuto ricostruire la topografia della città. Si è potuto riconoscere la piazza e quindi il foro, il teatro. Fuori del cinto murario sono stati riconosciuti l’anfiteatro, le necropoli ed i mausolei. Le informazioni, anche se frammentarie, ed il materiale epigrafico ci hanno dimostrato la presenza di edifici religiosi, pubblici, così pure i lavori di manutenzione sulle strade ci hanno permesso di conoscere meglio la storia di questa città vicinissima a Roma dove regnava il potere. Recentemente una collaborazione tra le università di Cambridge e Gand hanno dato risultati eccellenti, grazie a particolari ricerche ed ad un sondaggio magnetometrico sul luogo.
       La ricostruzione della città in 3D è l’esito finale di un’analisi basata sull’utilizzo del GPR, un tipo di radar che penetra in profondità, facendoci conoscere perfettamente ciò che si trova nel sottosuolo. All'interno delle mura sono riconoscibili terme con sale e vasche, portici, colonne, fontane pubbliche, cisterne, piscine termali, colture. Il caso di Falerii Novi offre una grande mole di lavoro e tempi lunghi per la sua completa conoscenza. Il progresso delle tecnica e queste nuove apparecchiature velocizzeranno, così, la storia dell'archeologia e quindi il suo futuro.
Emanuela Scarponi