Emanuela SCARPONI. Molte tecniche di relax, che oggi vengono utilizzate in Occidente si ispirano invero alle tradizioni ed alle culture buddhiste praticate quotidianamente da 2.000 anni, da queste persone, in modo molto semplice e naturale. Nel mondo occidentale, dove sentiamo tutti la mancanza di questa serenità e di questa calma soprattutto, per motivi ovvi, perché viviamo nel caos e nello stress quotidiano, cercano di trovare in questi metodi di meditazione la serenità che questi popoli intuitivamente hanno, dato che vivono in Paesi molto tranquilli. Questo è il problema principale di cui hanno parlato anche Antonio Luigi Palmisano ed Evaldo Cavallaro dei problemi dell'antropologia attuale.

prof. Antonio Palmisano presenta l'autrice Emanuela Scarponi 

Giovanni Fabiano, giornalista. cura Cinema e libri isola tiberina  

Evaldo Cavallaro, esperto d'oriente. 

Emanuela SCARPONI. Molte tecniche di relax, che oggi vengono utilizzate in Occidente si ispirano invero alle tradizioni ed alle culture buddhiste praticate quotidianamente da 2.000 anni, da queste persone, in modo molto semplice e naturale. Nel mondo occidentale, dove sentiamo tutti la mancanza di questa serenità e di questa calma soprattutto, per motivi ovvi, perché viviamo nel caos e nello stress quotidiano, cercano di trovare in questi metodi di meditazione la serenità che questi popoli intuitivamente hanno, dato che vivono in Paesi molto tranquilli. Questo è il problema principale di cui hanno parlato anche Antonio Luigi Palmisano ed Evaldo Cavallaro dei problemi dell'antropologia attuale.

Nel Capodanno del 2015 mi trovo a Kathmandu e nell'aprile 2015 avviene il terremoto, quindi tre mesi dopo la mia presenza in questa valle incantata tutto muore, tutto si distrugge; questo mi porta a tentare di aiutare queste persone, aiutarli a mantenere viva la loro tradizione. Questo è il motivo per cui nasce questo libro Kathmandu, la valle incantata.

Il Professore, ambigua figura di protagonista in the road

Il Professore, come abbiamo già detto, è il personaggio principale; egli ha la capacità di animare la scena anche quando non è presente,perchè da lui partono e a lui si ricollegano tutte le azioni e i ragionamenti dei vari personaggi. E' quindi un personaggio assai complesso, enigmatico e ambiguo. Egli appare come una figura piena dì contraddizioni. Da una parte, è un ricercatore appassionato di cose spirituali, dall'altra è un falsario, un bugiardo estremamente ingegnoso quando deve guadagnare alle spalle degli altri.

A queste opere dei primissimi anni '60, segue un periodo caratterizzato da un forte impegno politico e sociale, conseguenza delle lotte intestine al nascente stato nigeriano, per la conquista del potere. E' necessario ricordare che, all'indomani dell'indipendenza, la Nigeria aveva optato per una soluzione governativa federale che contribuiva a fomentare le endemiche divisioni inter-tribali del paese. Si trattava, in realtà, di una scelta imposta dagli interessi dell'Inghilterra che, nella ormai collaudata linea del "divide and rule", si era premunita contro la costituzione di uno stato forte, dividendo la Nigeria in regioni che vennero mantenute all'atto dell'indipen-denza e costituirono la "base del governo federale.

La ricerca della verità in Wole Soyinka

 

L'ossessiva ricerca della "Parola" è, dunque, il tema fondamentale e costante in The Road; ne costituisce l'elemento mistico, fungendo da anel-lo di congiunzione tra la religione cristiana e la maschera Egungun, attraverso l'indagine che il Professore effettua su entrambe.

Poiché il Professore trascorre la sua vita materiale tra i reperimenti dei pezzi di ricambio, gli accade di ritrovare in fondo ad uno di questi camion un uomo gravemente ferito. Egli si prende cura di lui, lo nutre e fisicamente lo guarisce, anche se gli rimangono impressi i segni dell'incidente di cui è stato vittima. L'uomo,infatti, rimasto muto e zoppo, non sembra essére cosciente della situazione, ma offre ugualmente i suoi servizi in un rito serale che il Professore svolge nella sua baracca, insieme ai suoi protetti. Infatti, mentre nella vicina chiesa viene somministrata la comunione, egli si fa servire dallo zoppo Murano il vino di palma. Il fatto che Murano sia zoppo e per il Professore estremamente significativo; egli ritiene infatti che il suo claudicare sia la prova visiva dell'appartenenza a due diverse dimensioni di vita, trovandosi con una gamba nel mondo umano e con l'altra nel mondo divino.

Periodo nigeriano

Questa nuova fase della sua vita inizia ad Ibadan, centro costituzionalmente aperto alle influenze europee, ma nello stesso tempo profondamente africano, dove l'attività teatrale di Soyinka si intensifica, lo scopo della sua vita si pone finalmente in primo piano e tutta la sua attività, sia didattica che teatrale, sarà all'insegna di questo grande ideale: la creazione di un teatro nazionale basato" sulle tradizioni locali, ma rivisitato alla luce del momento storico attuale.

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